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Mal di schiena e postura: un caso clinico risolto

mal di schiena e postura

Alessandro è un giovane studente universitario di 22 anni, ex calciatore. Viene in visita per un fastidioso e persistente dolore lombare, insorto all’età di 18 anni.

Con un tono scoraggiato dice:

in questi 4 anni ho provato diverse terapie, massaggi alla schiena, laser, manipolazioni… ma il dolore non passa. Ormai ho anche smesso di giocare a calcio perché dopo le partite la schiena faceva malissimo”.

Il suo dolore è pressoché sempre presente, sia da in piedi che da seduto e peggiora se cammina o corre. Indagando si scopre che Alessandro non ha mai avuto alcun tipo di trauma diretto alla schiena che possa aver generato il suo problema; pertanto, si ipotizza che la causa del suo dolore debba necessariamente trovarsi in un’altra zona del corpo.

Indagine iniziale secondo i principi Raggi Method®

Andando ad indagare in maniera più approfondita sul suo passato si scopre che, esattamente un anno prima dell’inizio del suo mal di schiena, quindi all’età di 17 anni, aveva sofferto di una brutta pubalgia che lo aveva costretto ad interrompere la sua attività di calciatore per circa 6 mesi.

Ma anche qui, nessun trauma diretto nella zona interessata dalla pubalgia, quindi nulla che potesse motivare l’insorgenza di tale condizione dolorosa. Nonostante Alessandro neghi ogni possibile trauma, l’insistenza terapeutica gli fa ricordare un evento: “ma si certo, la distorsione al ginocchio”!

All’età di 15 anni aveva subito una distorsione al ginocchio destro.

“L’avevo dimenticata perché, da quella distorsione, sono guarito perfettamente ed il mio ginocchio sta bene”!

Ora abbiamo un quesito importante: il suo vecchio trauma al ginocchio può aver perturbato la postura di Alessandro fino a causargli il suo mal di schiena?

La valutazione posturale

Con questo quesito passiamo all’analisi posturale per cercare altri elementi, altri dettagli che possano completare la valutazione e dare risposta.

La valutazione posturale palesa un evidente dis-allineamento: il suo baricentro é spostato verso sinistra e, opportunamente interrogato, Alessandro mi dice di sentire appoggiare molto di più il peso sulla gamba sinistra.

Sappiamo che, in condizioni ideali, il peso dovrebbe essere perfettamente bilanciato sui due arti e così chiedo ad Alessandro di forzare un po’ il suo “equilibrio” in modo da centrare il suo baricentro fino a percepire il peso simmetricamente distribuito sugli arti inferiori.

Immediatamente Alessandro riferisce di sentire irrigidirsi tutti i muscoli della coscia destra, come una morsa che pian piano arriva fino al ginocchio destro, proprio quello della vecchia distorsione!

Pancafit® e le posture decompensate® Raggi Method®

A questo punto diventa tutto sempre più chiaro, ma serve un ultimo test: facciamo sdraiare il paziente su Pancafit® e, tramite una particolare postura decompensata® che coinvolge tutti i muscoli dell’arto inferiore destro (quello della vecchia distorsione), mettiamo in tensione le catene neuro-mio-fasciali dalla punta del piede fin su, fino alla testa. 

Si chiede ad Alessandro di utilizzare un tipo respirazione tecnica, secondo i principi Raggi Method®, e dopo poco compare una tensione inguinale, proprio lì dove vi era stata la vecchia pubalgia.

Dopo qualche minuto le tensioni migrano fino a raggiungere il ginocchio destro. Alessandro sgrana gli occhi e mi dice:

“sento una fitta proprio lì, dove avevo avuto la distorsione”!

Si prosegue in rigore la terapia e dopo circa 25/30 respiri, le tensioni iniziano a calare, fino a sparire.

Alessandro si rialza ed immediatamente il suo baricentro appare più centrato. Ora sente spontaneamente il peso più bilanciato sui due arti inferiori.. ma soprattutto esclama:

“la mia schiena ora è decisamente più leggera e non sento più il mio dolore!!”

Mal di schiena e postura: cosa è successo?

La postura di Alessandro, nel corso del tempo, si era modificata a causa della distorsione al ginocchio, creando dei meccanismi di adattamento, di compenso del tutto automatici ed involontari; tutto questo aveva causato uno sbilanciamento del baricentro e quindi, del bacino.

Le catene neuro-mio-fasciali delle gambe si erano accorciate in maniera asimmetrica ed il corpo aveva inizialmente manifestato un disagio, come conseguenza di questo sbilanciamento, attraverso la pubalgia e successivamente con un persistente e continuo sovraccarico alla zona lombare. 

La vecchia causa era rimasta ignorata, dimenticata e le terapie eseguite fino a quel momento si erano concentrate solo ed esclusivamente sulla schiena.

Per questo motivo il suo dolore non poteva passare.

Abbiamo rivisto Alessandro altre due volte nelle settimane successive, fino a quando il suo dolore alla schiena non è sparito completamente.

Oggi, a 22 anni, gioca nuovamente a calcio.

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Dott. Roberto Bono

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