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Il riequilibrio posturale globale attraverso due differenti metodiche: Pancafit® e il Biofeedback pressorio

Blog Pancafit

UNIVERSITA’ LA SAPIENZA di ROMA MASTER IN POSTUROLOGIA

Tesi effettuata da Francesca Cavalleri c/o la 1° facoltà di Medicina e Chirurgia- dipartimento di medicina sperimentale e patologia – Università degli studi di Roma “La sapienza” A.A. 2005-2006

Questo è un abstract della tesi, il cui testo originale è composto da 45 pagine.

1. Introduzione

Nel mantenimento dell’equilibrio, sia esso statico o dinamico, gioca un ruolo importante la propriocezione, in particolare quella podalica.

Ma può un allenamento propriocettivo sul piede influire a livello posturale ed in particolare sull’appoggio podalico?

Questa tesi vuole indagare come un lavoro propriocettivo sul piede possa influire sull’appoggio podalico e quindi ricercare e rilevare eventuali differenze nelle superfici e nella distribuzione dei carichi dei piedi.

La ricerca è stata effettuata in collaborazione con la mia collega Bozzolo Michela, compagna di lavoro e studio, che ha sviluppato al termine del lavoro le modificazioni relative all’equilibrio, facendo riferimento in particolare alle indagini stabilometriche.

2. Scopo

Lo Studio ideato e sviluppato in questa ricerca si propone di ottenere un significativo riequilibrio posturale utilizzando e mettendo a confronto due differenti metodiche: la metodica ideata dal prof. Raggi con Pancafit® e il Biofeedback pressorio utilizzando una pedana baropodometrica.

L’idea è quella di verificare le modificazioni che si hanno a livello di distribuzione di carico podalico e le condizioni di equilibrio dopo l’applicazione delle due diverse metodiche e stabilirne una significatività.

3. Materiali e metodi

La ricerca viene condotta su un campione di 80 soggetti, di età compresa tra 18 e 65 anni, senza distinzioni di sesso e di livello sociale, ripartiti in due gruppi costituiti da 40 soggetti ciascuno.

Tali soggetti sono stati selezionati tenendo conto di alcuni criteri di riferimento quali:

  • Assenza di stati infiammatori acuti
  • Assenza di traumi recenti
  • Assenza di ausili ortopedici ( busti, gessi, plantari, tutori…)
  • Assenza di interventi di ricostruzione protesica
  • Assenza di specifiche patologie del sistema vestibolare
  • Assenza di terapie farmacologiche in atto
  • Presenza di un atteggiamento posturale adattativo
  • Nessun precedente trattamento con le metodiche applicate nello studio.

Al primo gruppo viene applicato un programma di riequilibrio posturale seguendo la metodica Pancafit®, con un protocollo di lavoro settimanale comprendente due sedute di 30 minuti ciascuna per un periodo totale di tre settimane. Al secondo gruppo viene somministrato un programma di riequilibrio posturale seguendo la metodica del Biofeedback pressorio, con un protocollo di lavoro settimanale comprendente tre sedute di 30 minuti ciascuna per un periodo totale di due settimane. Al terzo gruppo, che funge da controllo, non viene incollato nessun tipo di programma.

La strumentazione per il metodo raggi

Per il lavoro con il Metodo Raggi® viene utilizzata Pancafit® con una serie di cuscinetti per il corretto posizionamento del tratto cervicale e lombare e una cinghia per il mantenimento degli arti inferiori in postura corretta.

La strumentazione per il biofeedback pressorio

Per il lavoro di Biofeedback sono utilizzate le seguenti strumentazioni prodotte dalla Diagnostic Support:

  • Baropodometro elettronico clinico modulare con programma Physical Gait Software per lo studio delle pressioni plantari da fermo, per l’analisi del passo (doppio appoggio) e per la valutazione delle oscillazioni (stabilometria)
  • Body analysis kapture per l’esame morfologico del corpo con telecamera
  • Image system per l’analisi della cinematica del movimento
  • PODO scanalyzer per lo studio morfologico del piede.
  • Uno specchio per il controllo dell’assetto posturale

La valutazione posturale ha compreso:

  • Esame anamnestico posturale: osservazione sul piano, frontale, sagittale e trasverso
  • Esame con filo a piombo e misurazione delle frecce
  • Scansione della pianta del piede utilizzando il PODO Scanalyzer
  • Esame baropodometrico statico e dinamico con pedana baropodometrica
  • Esame stabilometrico
  • Test vestibolari di base (Romberg, Unterberger, Fukuda, indice-naso, indici a braccia tese)
  • Esame anamnestico in modo da raccogliere il maggior numero di informazioni sulle sue esperienze e sui suoi problemi insorti dalla giovane età fino al momento presente e che hanno contribuito alla formazione del suo atteggiamento posturale.

FASE APPLICATIVA DELLA METODICA PANCAFIT

La metodica Pancafit® prevede un training di sei sedute con cadenza bisettimanali non consecutive di trenta minuti ciascuna per un periodo di lavoro totale di tre settimane.

All’interno della singola seduta i soggetti vengono sottoposti ad una sequenza di esercizi propriocettivi, variabile di paziente in paziente a seconda della predisposizione degli stessi verso le proposte operative e delle individuali capacità del momento di porle in atto.

Gli esercizi proposti comprendono una sequenza di lavoro specifica solo sul piede, una sequenza di lavoro specifica solo sugli occhi ed una sequenza di lavoro associata che mette insieme le due precedenti. Ogni esercizio viene mantenuto per circe due, tre minuti.

FASE APPLICATIVA DEL BIOFEEDBACK PRESSORIO

La metodica del Biofeedback pressorio prevede un training di sei sedute con cadenza trisettimanali a giorni alterni di trenta minuti ciascuna per un periodo di lavoro totale di due settimane.

All’interno della singola seduta i soggetti vengono sottoposti ad una sequenza di esercizi propriocettivi, variabile di paziente in paziente.

Gli esercizi proposti non vengono specificatamente distinti secondo i recettori presi in esame, podalico e visivo, bensì integrano le varie afferenze tra loro. Ogni esercizio viene mantenuto per circa trenta secondi. I pazienti vengono posizionati sulla pedana baropodometrica di fronte al monitor del computer e ad uno specchio ed invitati a controllare la propria posizione mantenendo un assetto posturale ed il carico podalico corretti.

4. Risultati

La ricerca effettuata ha portato alla rilevazione di un enorme quantità di dati. Al fine di renderne più semplice e immediata la lettura si è deciso di utilizzare la distribuzione T di Student il cui risultato si avvicina abbastanza alla distribuzione gaussiana.

Il valore T Student indica la media calcolata in base a tale distribuzione.

Il livello di significabilità (moltiplicato 100) indica quale è la probabilità % che una misura abbia il valore medio così calcolato (più è alto più il valore T Student è affidabile come valore medio).

Il rapporto retro-avampodalico (r/a%) viene considerato nella norma quando nell’avampiede si aggira sul 40% e nel retropiede sul 60%.

Le sedute di Pancafit® hanno portato in media:

  • nel piede sinistro ad un r/a % nell’avampiede da un 49,70 ad un 44,48 e nel retropiede da un 50, 30 ad un 55,53.
  • nel piede destro ad in r/a% nell’avampiede da un 48,88 ad un 43,35 e nel retropiede da un 50,90 ad un 56,65.

Le sedute di Biofeedback pressorio hanno portato in media:

  • nel piede sinistro ad un r/a % nell’avampiede da un 51,00 ad un 42,05 e nel retropiede da un 49,33 ad un 56,93.
  • nel piede destro ad in r/a % nell’avampiede da un 51,20 ad un 44,03 e nel retropiede da un 48,63 ad un 56,73.

La distribuzione del carico (%) viene considerata nella norma quando si aggira attorno al 50% in entrambi i piedi.

Le sedute di Pancafit® hanno portato in media:

  • nel piede sinistro da un 49,98 ad un 49,73%;
  • nel piede destro da un 49,73 ad un 50,28%.

Le sedute di Biofeedback pressorio hanno portato in media:

  • nel piede sinistro da un 49,98 ad un 49,98%;
  • nel piede destro da un 50,03 ad un 50,03%.

L’angolo dell’asse podalico (°) viene considerato nella norma attorno ai 9°.

Le sedute di Pancafit® hanno portato in media:

  • nel piede sinistro da un angolo ad di 7,88 un angolo di 8,83;
  • nel piede destro da un angolo di 11,40 ad un angolo di 9,38.

Le sedute di Biofeedback pressorio hanno portato in media:

  • nel piede sinistro da un angolo di 12,05 ad un angolo di 10,03;
  • nel piede destro da un angolo di 12,08 ad un angolo di 10,75

La superficie di appoggio viene rilevata in centimetri quadrati, non avendo nessun dato di riferimento a riguardo si è tenuto conto dell’omogeneità dei dati tra un piede e l’altro e sulla diminuzione della superficie tra il prima e il dopo i trattamenti.

Le sedute di Pancafit® hanno portato in media:

  • nel piede sinistro da una superficie di 116,45, ad una di 108,13;
  • nel piede destro da una superficie di 115,83, ad una di 108,00.

Le sedute di Biofeedback pressorio hanno portato in media:

  • nel piede sinistro da una superficie di 134,23, ad una di 114,40;
  • nel piede destro da una superficie di 136,35, ad una di118,00.

Le frecce

La misurazione delle frecce è stata effettuata in centimetri. Sono stati individuati tre punti sul rachide da dove ripetere le misurazioni: C7, D12 ed L3.

Le sedute di Pancafit® hanno portato in media:

  • a livello di C7 da 5,57 cm a 4,75 cm;
  • a livello di D12 da 4,14 cm a 3,88 cm;
  • a livello di L3 da 5,53 cm a 4,94 cm.

Le sedute di Biofeedback pressorio hanno portato in media:

  • a livello di C7 da 5,39 cm a 4,96 cm;
  • a livello di D12 da 3,97 cm a 3, 72 cm;
  • a livello di L3 da 5,80 cm a 5,25 cm.

Il bending test

Il test di flessione del busto in avanti è servito come misurazione della mobilità del soggetto, del test è stata presa in considerazione la distanza in centimetri delle dita dal suolo.

Le sedute di Biofeedback pressorio hanno portato in media:

  • da 12,90 cm a 7,25 cm.

Le sedute di Pancafit® hanno portato in media:

  • da 9,05 cm a 3,60 cm.

Per quanto riguarda l’analisi dei dati con la distribuzione T di Student è risultato, per tutte le categorie quanto segue in tabelle.

Nei 40 soggetti delle sedute di Biofeedback:

r/a % sx avr/a % dx avr/a % sx retr.r/a % dx retr.
t stud9,5663363077,7148527497,28733076710,39663562
P (livello di significabilità)6,82704E-121,93287E-097,4878E-096,21584E-13
sup. sxsup. dxcarico %sxcarico % dx
6,25644667,3542030800
2,061E-076,0523E-0911
angolo asse pod. SX °angolo asse pod. DX°
2,7902417471,719941408
0,0080306450,093172642
bending dist. dita-suolo CMfreccia C7freccia D12freccia L3
5,0141005292,0569883751,7890156763,448665294
1,13197E-050,0462489630,0811869320,001340512

Nei 40 soggetti delle sedute di Pancafit®:

r/a % sx avr/a % dx avr/a % sx retr.r/a % dx retr.
t stud4,9088810944,7465887794,9088810944,871869639
P (livello di significabilità)1,58224E-052,6453E-051,58224E-051,77952E-05
sup. sxsup. dxcarico % sxcarico % dx
1,89961461,831308360,688168150,68816815
0,06471080,074509910,49531870,4953187
angolo asse pod. SX °angolo asse pod. DX°
1,1822155082,31462821
0,2441004560,025849551
bending dist. dita-suolo CMfreccia C7freccia D12freccia L3
4,5392614294,217962891,3483970674,239364738
5,07311E-050,0001371340,1851166190,000128427

5. Conclusioni

L’Analisi dei dati statici relativi al piede nei due gruppi di soggetti ha fatto emergere che:

  • Per quanto riguarda il rapporto retro-avampodalico i valori di t di Student, relativi ai soggetti che hanno seguito le sedute di Biofeedbak pressorio, e i relativi indici di significabilità risultano più alti e quindi indicano un maggior scostamento in positivo (visto i valori estratti dalle medie), tra il prima e il dopo.
  • Per quanto riguarda la distribuzione del carico percentuale tra i due piedi non sono emersi cambiamenti per i soggetti che hanno seguito le sedute di Biofeedbak pressorio; qualche cambiamento, in positivo, lo hanno avuto invece i soggetti del gruppo Pancafit®.
  • Gli angoli degli assi podalici hanno avuto maggiori e più significativi cambiamenti nei soggetti che hanno sostenuto le sedute di Pancafit®.
  • Le superfici d’appoggio si sono modificate in modo più significativo nei soggetti partecipanti alle sedute di Biofeedback pressorio.

In conclusione entrambe le metodiche hanno apportato cambiamenti significativi all’appoggio plantare, ma nessuna delle due ha prevalso sull’altra.

L’Analisi dei dati relativi alla misurazione delle frecce ha dimostrato che i cambiamenti in positivo si sono rilevati in entrambe le metodiche. I valori di t di Student relativi ai soggetti partecipanti alle sedute di Pancafit® sono risultati più elevati di quelli dell’altro gruppo, ma con indici di significatibilità minori.

La misurazione della distanza delle dita dal suolo durante il bending test anteriore ha fatto emergere che la modificazione in positivo e con maggior significatibilità si è avuta nel gruppo di soggetti partecipanti alle sedute di Biofeedback pressorio.

In conclusione entrambe le metodiche si sono rilevate efficaci nella modificazione in positivo dell’appoggio plantare, ma tenendo presente che anche la postura generale dei soggetti ha subito delle modificazioni, il giovamento maggiore in questo lo ha portato la metodica Pancafit®.

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