Perché e come può la postura coinvolgere la circolazione?

postura e circolazione

Perché parlare di postura e circolazione? 

La postura, con le sue leggi, ineluttabilmente coinvolge anche gli aspetti circolatori arteriosi, venosi, capillari e linfatici del nostro ‘’sistema corpo’’.

In particolare, coinvolge la porzione liquida (sangue e linfa) del nostro sistema fasciale. La fascia è altamente innervata dal sistema nervoso ed è anch’essa in stretta comunicazione con il sistema tonico posturale (STP), diretto responsabile della gestione delle nostre catene neuromiofasciali e, quindi della nostra postura.

L’apparato circolatorio ed il sistema linfatico, al pari di ogni nostro altro apparato o sistema corporeo, in particolari circostanze, possono modificare la propria funzionalità, alterando cosi le prestazioni nel tempo e/o all’occorrenza limitandole.

Tra le cause più accreditate nelle alterazioni della visco-elasticità del sistema fasciale liquido e/o della funzionalità del flusso o delle pompe valvulo-muscolari (esempio nel polpaccio della gamba) si identificano in:

  • traumatismi e/o microtraumatismi,
  • condizioni di squilibrio tonico-muscolare all’interno delle catene muscolari,
  • presenza di aderenze cicatriziali,
  • eventuali condizioni di squilibrio endocrino-ormonali,
  • vizi posturali e/o posture ripetute nel tempo come ad esempio quelle professionali unilaterali o monodirezionali,
  • alterazioni della funzionalità cardio-respiratoria,
  • una cattiva alimentazione (squilibrio biomichimico-ematici),
  • eventuale presenza di disbiosi intestinale e/o di galvanismi endo/eso-orali (Etc…).

In tali circostanze, congiuntamente al parere del medico curante, è possibile intervenire per riequilibrare il tono delle catene neuromiofasciali e quindi della postura della persona, migliorando e all’occorrenza ripristinando una buona funzionalità del torrente circolatorio.

Grazie all’utilizzo delle posture decompensate® del Raggi Method® si può quindi agire sulle aree di restrizione di mobilità tissutale responsabili delle alterazioni di flusso, all’occorrenza in scarico e/o in carico, in catena cinetica aperta, chiusa, semichiusa e iper-chiusa.

Le stesse posture, una volta valutate e identificate nella loro efficacia, possono essere insegnate al paziente che, educato al loro utilizzo potrà poi replicarle anche a casa, in totale autonomia. 

Articolo scritto da: Dott. Francesco Spagnolo

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