Il diaframma è quella meravigliosa macchina respiratoria che separa la cavità respiratoria da quella digestiva, ma che al tempo stesso le unisce.
Ciò significa che il movimento e la fattezza del diaframma influenza sia la parte superiore che quella inferiore del corpo. In altre parole, il diaframma ha il potere di influenzare e perturbare l’intero sistema.
Il diaframma é colui che alla nascita decreta, con il suo primo atto respiratorio, l’inizio della vita autonoma. Ma é anche colui che, alla fine, con il suo ultimo respiro, ne decreta la fine.
Si tratta di un muscolo che passa la sua vita a muoversi ininterrottamente, instancabilmente, é sempre presente ed attento ad ogni evento.
Influenza tutto e tutti gli organi ed apparati perché lui stesso viene influenzato da ogni cosa capiti nella vita.
É come un portinaio: sa tutto di tutti e non gli sfugge nulla.
Ogni stato emotivo, ogni dolore fisico o emotivo, timore, paura, dispiacere, ansia, etc. non gli sono indifferenti, soprattutto se in condizione di cronicità.
Il diaframma si adegua e modifica il suo movimento in funzione delle circostanze.
Per questa ragione, la sua sensibilità si trasforma in adattamenti alla vita, modificando forma e funzione.
Così, se assoggettato per troppo tempo a stati ansiosi, state certi che la sua forma (tipo grande medusa), si modificherà e la sua parte più alta, la cupola, tenderà ad abbassarsi progressivamente e stabilmente, schiacciando in modo irreversibile tutti gli organi sottostanti: stomaco, fegato, intestino, vescica, organi genitali interni.
Ne arriva a modificare la posizione, gli spazi, i volumi e le funzioni.
Potrà quindi causare reflusso gastro-esofageo per aver deformato il cardias (la valvola che si deve chiudere dopo il passaggio del cibo dall’esofago allo stomaco).
Potrà causare ernie iatali e rendere la digestione più difficile. L’intestino potrà avere una peristalsi più difficile.
La vescica troverà meno spazio per riempirsi costringendo a minzioni più frequenti o incontinenze. Ma sarà in grado di modificare anche la risalita del sangue venoso e della linfa, a causa della maggior pressione addominale.
Perché l’alterazione del diaframma disturba gli organi superiori e anche il cuore?
Sopra il diaframma si trova il cuore, che ha una intima connessione con il mantello pericardico (il pericardio) del diaframma stesso.
Quando il diaframma modifica la sua forma e quindi la sua posizione, per le suddette ragioni di carattere emozionale o per dolore fisico cronico, tende ad abbassarsi: si dice in tal caso che va verso il blocco inspiratorio.
Tale sua discesa cronico-patologica, trascinerà verso il basso anche il cuore. Posizione questa non fisiologica, se non per le sole respirazioni profonde che sono temporanee.
Modificando la posizione del cuore, risulterà intuibile che anche i grandi vasi arteriosi e venosi verranno in qualche modo interessati. Si potranno avere anche alterazioni del ritmo, dolori cardiaci non facilmente risolvibili, etc.
Come è connesso il diaframma alla postura?
Se il diaframma è in ipertono, troppo teso e perturbato, trasmetterà le sue tensioni all’intero sistema corpo. La colonna lombare e cervicale saranno le prime a risentirne, e di conseguenza anche la postura.
Insomma, se fanno i capricci i due padroni di casa, cuore e diaframma, ovvero sangue ed aria (dunque due elementi intimamente connessi), mettono a repentaglio la vita della persona.
Ma cosa fare per non cadere vittima di questi meccanismi?
Si può intervenire e fare veramente tanto. Basta sapere cosa fare e da dove iniziare.
Ma soprattutto scoprire quali sono le vittime ed invece quali sono e dove si trovano le cause. Non si deve agire sugli effetti, ma risalire alla fonte dei problemi.
Agire sul diaframma é fondamentale per il professionista che si occupa di Postura.
Ma ciò che é fondamentale é scoprire chi o cosa lo ha portato in condizioni anomale.
Questa ricerca può essere molto facilitata dalle posture decompensate del nostro Metodo Raggi® con Pancafit®, che hanno il potere di far emergere le cause nascoste attraverso le tensioni che emergono man mano che si attua la respirazione tecnica Raggi Method® in postura decompensata.
Infatti applicando tale specifica respirazione su Pancafit®, le tensioni emergono e guidano attraverso le catene fino a condurci nei punti in cui si é verificato un vecchio trauma dimenticato, ma che nel tempo poi ha lasciato un segno.
La posizione del diaframma può essere riabilitata.
Il reflusso può migliorare tantissimo o scomparire, ed il cuore può ritornate nella sua sede e coi suoi ritmi normali.
Insomma, il diaframma la sa proprio lunga….
Ricordiamo sempre la Sua importanza e prendiamocene cura per la nostra salute, per la nostra postura ed anche per il nostro CUORE!!
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