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Tunnel carpale…un nuovo sistema per affrontarlo

Tunnel carpale…un nuovo sistema per affrontarlo

Si presenta presso il nostro studio la Signora Loredana, 46 anni, di professione assistente in un laboratorio di analisi mediche.

Dal ’92 soffre di formicolio e perdita di forza e sensibilità alle mani; inoltre la capacità prensile è diminuita gradualmente, tanto che il medico ipotizza una sindrome del tunnel carpale. Oltre a ciò denuncia dolori all’arto superiore sinistro da circa tre anni e di recente ricorda un attacco di cefalea molto forte, con episodi di vertigine sempre più frequenti.

Poiché problematiche simili agli arti superiori possono essere una conseguenza della condizione del tratto cervicale chiediamo a Loredana se sono presenti dei sintomi o dei disturbi in questa zona. Loredana dice di non soffrire di dolori al collo ma ricorda che nel ’91 cadendo in modo ha riportato una “botta” alla testa con ripercussione sul tratto cervicale. Inoltre ricorda una frattura del radio destro nel ’65 e tre fratture del setto nasale dagli anni ’60 che ancora oggi le creano difficoltà nella respirazione. Racconta infine del parto di suo figlio in cui ha molto sofferto per 23 ore di travaglio, con il bimbo nato podalico e vivo per un “miracolo”; il tutto dopo tre aborti.

Dall’osservazione posturale si evidenziano i piedi gonfi, la spalla sinistra più alta della destra, la rettilineizzazione della curva di cifosi dorsale, una respirazione prettamente toracica, la gobba del bisonte ed un una zona lombare molto rigida e bloccata.

Dai referti delle radiografie al collo si evidenziano una ridotta lordosi cervicale e manifestazioni artrosiche con riduzione dello spazio discale fra la quinta e la sesta vertebra cervicale.

L’ipotesi di lavoro verte a questo punto sul recupero della condizione del tratto cervicale e della zona dorsale oltre a specifici esercizi per la respirazione, il tutto in postura decompensata su Pancafit®.

Mentre lavoriamo il diaframma nella zona sinistra Loredana percepisce un alleggerimento della spalla sinistra e con un lavoro di tecnica miotensiva sul tratto cervicale le sensazioni di piacere e leggerezza aumentano ulteriormente.

Al termine della prima seduta il formicolio alle mani risulta diminuito e Loredana conferma questo risultato anche all’incontro successivo, aggiungendo che i dolori allo stomaco che provava da qualche tempo sono quasi scomparsi dopo il trattamento del diaframma.

Proseguiamo quindi il lavoro di sblocco diaframmatico per via delle difficoltà respiratorie iniziate con i traumi al setto nasale e durante il trattamento Loredana dice di avvertire un fastidio che dalla zona lombare arriva fino al collo. Concludiamo con un esercizio per l’allungamento della muscolatura degli arti superiori in postura ed anche in questo caso la paziente avverte tensione fino al tratto cervicale.

Giunti alla quinta seduta i disturbi alle braccia sono praticamente scomparsi mentre permane un lieve fastidio alle mani. Durante il lavoro, mentre massaggiamo il diaframma, la Signora scoppia in lacrime raccontando che rivede il momento del parto in cui il medico non capisce il problema e prosegue parlando della mamma che non la capisce nelle sue esigenze di studio e infine della sorella, più bella di lei.

Terminato lo sfogo, Loredana si sente più libera e rilassata.

Nelle sedute seguenti il lavoro è proseguito sempre con trattamenti alle spalle, alternati ad esercizi di allungamento di tutto l’arto superiore su Pancafit® e per tutta la colonna vertebrale in postura.

Dopo dieci sedute i formicolii, le cefalee e le parestesie sono ormai un ricordo e anche due mesi dopo, quando abbiamo rivisto Loredana per un controllo, tutti i sintomi erano praticamente dimenticati.

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