Collo, braccia e mani d’acciaio
Giacomo, capocantiere con la passione dell’arrampicata libera in montagna, fece visita al nostro studio per un fastidioso formicolio all’indice della mano sinistra, che lo disturbava da circa tre mesi sul lavoro e soprattutto durante le arrampicate.
Dall’analisi posturale si poteva osservare una notevole tensione di tutta la muscolatura del dorso e degli arti inferiori, notevolmente impegnati sia nell’attività di arrampicata che nel lavoro di carpenteria.
Eseguendo dei test di mobilità del collo e delle spalle si notò una notevole difficoltà a flettere lateralmente il capo, soprattutto verso destra e le tensioni che si scatenavano erano tali da incrementare il formicolio all’indice.
Nel corso della prima seduta si cominciò trattando tutta la muscolatura paravertebrale, che si presentava molto contratta. A fine lavoro il risultato fu incoraggiante: circa il 50% del fastidio al dito indice era sparito, mentre era sopraggiunta una piacevole sensazione di leggerezza generale.
La settimana successiva, prima di iniziare la seduta, Giacomo comunicò che almeno il 30% del guadagno ottenuto era svanito.
Indagammo quindi su come aveva trascorso i giorni successivi al trattamento ed si apprese che, oltre al duro lavoro quotidiano, Giacomo aveva arrampicato una sola volta ma, per “compensare”, si era dedicato allo sci alpinismo, sport che richiede un grande impegno in termini di sforzo delle braccia e delle spalle per riuscire a compiere le risalite dei pendii.
Si decise dunque di trattare la muscolatura del collo, delle spalle e di tutto l’arto superiore, e questo lavoro richiese molto impegno date le forti retrazioni di tutta la muscolatura coinvolta. Si concluse il trattamento allungando tutta la catena muscolare traversa delle braccia attraverso uno specifico lavoro in postura decompensata.
Al termine della seduta le sensazioni del signor Giacomo furono decisamente positive: molto ridotto il formicolio al dito e collo molto più libero e leggero.
Si chiese al signor Giacomo di sospendere per tutta la settimana l’ arrampicate e ogni attività sportiva per poter meglio valutare i risultati del trattamento.
All’incontro successivo, a distanza di quindici giorni, Giacomo confermò il netto miglioramento dei sintomi: il dito non aveva più patito formicolii ed il collo continuava a mantenersi più sciolto.
Contrariamente a quanto avevamo accordato, Giacomo sentendosi meglio non aveva rinunciato a provare ad andare a rampicare e con suo grande soddisfazione non aveva avvertito i forti dolori di sempre.
Ripetemmo il lavoro per altre quattro sedute con le stesse modalità e indicando al signor Giacomo degli esercizi da eseguire quotidianamente a casa su Pancafit.
La situazione andò progressivamente migliorando fino alla completa scomparsa dei dolori e dei formicolii e Giacomo potè finalmente tornare all’attività sportiva.