E’ difficile ma non impossibile

Paola, impiegata di 28 anni, si presentò presso il nostro studio per cercare di trovare una soluzione ad una fastidiosa sciatalgia all’arto inferiore sinistro che si diffondeva fino al polpaccio.

Questo dolore le procurava angoscia perchè ormai da tempo faticava ad “arrivare a sera”; camminare anche per brevi tratti o stare seduta in auto le era diventato quasi impossibile e inoltre aveva difficoltà a riposare bene la notte per via dei frequenti risvegli.

I referti delle risonanze magnetiche riportavano: scoliosi lombare, rettilineizzazione della lordosi cervicale, discopatie degenerative e disidratazione dei dischi L2-L3, L3-L4, L5-S1. In concomitanza della radice nervosa L5 presenti segni di fibrosi cicatriziale, esito di intervento chirurgico per rimozione di un’ ernia discale.

Cercammo di capire cosa potesse aver portato una ragazza così giovane ad avere una colonna vertebrale così sofferente. Durante la raccolta dati emerse, tra gli altri traumi, una brutta caduta sul coccige quando era all’università che la lasciò senza respiro e le creò seri problemi nella deambulazione e nello stare seduta per circa un mese. Dì lì a poco cominciarono i dolori sciatalgici all’arto destro e a distanza di qualche mese fu sottoposta ad un intervento chirurgico per la rimozione di un’ ernia discale in zona lombare.

Per circa un anno dopo l’ intervento ci fu un acuirsi progressivo della sciatalgia che coinvolse anche l’altra gamba e il tratto lombare.

Iniziammo quindi il primo trattamento con un massaggio della muscolatura para-coccigea seguito da un massaggio della cicatrice dell’ernia per ridurre le aderenze. Terminammo la seduta con alcuni minuti di allungamento muscolare globale in postura decompensata su Pancafit.

In un primo momento sembrava non si fosse ottenuto nessun beneficio o cambiamento ma la settimana successiva Paola riferì un leggero miglioramento dei sintomi.

Ciò ci convinse a continuare con quanto proposto inizialmente, aggiungendo un massaggio per la muscolatura paravertebrale. Il risultato fu subito di maggior leggerezza a livello del collo e della schiena e all’appuntamento seguente Paola disse che durante tutta la settimana era riuscita a camminare più a lungo e con minor dolore, e la notte riusciva a dormire con meno disagio rispetto al solito.

Per altre quattro terapie portammo avanti la medesima strategia indicando anche alcuni semplici esercizi da fare a casa. I risultati furono apprezzabili: Paola era riuscita ad andare ad un corso e stare seduta per alcune ore senza avvertire dolore. Finalmente la notte dormiva senza problemi, poteva camminare per lunghi tratti senza stancarsi e anche il test dell’ auto era ormai superato. Per la prima volta dopo anni il dolore le aveva dato tregua!

In occasione della nona seduta arrivò la bella notizia: Paola aveva deciso di partire per una missione nello Sri Lanka che desiderava da tempo e quindi decidemmo di fare un successivo trattamento per cercare di affrontare quest’ esperienza nelle migliori condizioni possibili e al riparo da possibili disagi.

Al decimo ed ultimo incontro eseguimmo un particolare massaggio molto delicato al muscolo iliaco (muscolo profondo che si trova anteriormente al bacino) che poteva aver risentito in seguito alla caduta sul coccige e all’ intervento chirurgico. A fine trattamento i risultati furono di buon auspicio: schiena e gamba godevano di una leggerezza che Paola non provava più da molto tempo.

Ci salutammo dandoci appuntamento al suo rientro per ultimare il percorso iniziato.

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