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Artrosi all’anca

A Novembre si è presentato presso il nostro centro il sig. Marco di anni 44, scenografo di professione ed ex giocatore di calcio a livello dilettantistico.

Tre anni fà gli è stata diagnosticata un’ artrosi all’anca sinistra con una netta riduzione della rima articolare (spazio presente tra la testa del femore e l’acetabolo dell’anca).

Negli ultimi tempi questa situazione, oltre a procurargli molto dolore, gli impediva di eseguire anche semplici gesti come infilarsi un calzino o accavallare la gamba.

Preso dalla disperazione il signor Marco si è rivolto al nostro centro nel tentativo di trovare un possibile miglioramento in attesa dell’intervento di protesi che gli è stato prospettato.

Al primo incontro il signor Marco ha raccontato che all’età di 24 anni ha sofferto di pubalgia ma senza ricordare se a destra o a sinistra. A 38 anni ha avuto un forte stiramento al muscolo quadricipite della coscia dx e 2 anni dopo una grave distorsione alla caviglia dx.

Dall’analisi posturale risultava evidente uno sbilanciamento del bacino, il piede dx supinato e l’arto inferiore dx in forte intra-rotazione.

Il quadro che si presentava evidenziava tutta la muscolatura della parte inferiore dx del corpo molto corta e rigida e abbiamo ipotizzato che per compensare questa rigidità il sig. Marco poteva aver iniziato a caricare di più sulla parte sx del corpo, portando nel tempo il problema all’anca di cui soffre oggi.

Abbiamo iniziato con alcuni esercizi mirati soprattutto all’allungamento della muscolatura posteriore degli arti inferiori in postura decompensata e le tensioni che emergevano erano notevoli.

Marco ha detto che durante tutti gli anni in cui ha giocato a calcio ha dedicato sempre poco tempo allo stretching e questo ha fatto sì che i suoi muscoli, diventando sempre più rigidi e meno elastici, fossero andati più facilmente incontro al problema della pubalgia e allo strappo del quadricipite.

Gia dopo la prima seduta il signor Marco riferiva un lieve miglioramento del dolore e una sensazione di maggior libertà nel movimento dell’anca.

Prima di salutarci per l’appuntamento successivo abbiamo indicato al sig. Marco alcuni esercizi da eseguire a casa per aiutare i suoi muscoli a riallungarsi ed essere meno contratti.

La settimana seguente Marco riferisce che anche grazie al lavoro a casa si sono mantenuti i benefici della prima seduta.

Abbiamo quindi proceduto con un trattamento più specifico per gli arti inferiori attraverso il massaggio dei muscoli adduttori e femorali ed esercizi di allungamento muscolare in postura decompensata su Pancafit.

I risultati sono stati nuovamente positivi: minor dolore e minore rigidità nei movimenti.

Si è continuato in questo modo per altre 6 sedute inserendo progressivamente esercizi più intensi visto che Marco migliorava la sua situazione settimana dopo settimana.

Nelle ultime sedute abbiamo inserito alcuni esercizi di mobilità per le caviglie, soprattutto la destra vista la vecchia distorsione.

I dolori acuti ormai non si presentavano più e durante la giornata c’erano dei momenti in cui si accorgeva di non avvertire alcun problema all’anca. Anche mettere i calzini e le scarpe era diventato molto più semplice.

Il sig. Marco, incoraggiato dai risultati ottenuti ha deciso di acquistare Pancafit per aiutarsi maggiormente con il lavoro a casa. Adesso tutte le mattine regolarmente dedica mezz’ora a se stesso eseguendo alcuni esercizi che gli permettono di affrontare al meglio la giornata.

Negli ultimi mesi ha provato anche a riprendere a correre e soddisfatto riesce ad allenarsi due volte alla settimana, a ritmo piuttosto blando ma soprattutto senza dimenticare gli esercizi di stretching.

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