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Valgismo delle ginocchia e pubalgia

Valgismo delle ginocchia e pubalgia

Paolo, un ragazzo di 12 anni che gioca a calcio, si presenta in studio per una pubalgia e una rotazione del bacino evidenziate dal medico sportivo, per le quali gli è stato consigliato l’utilizzo di una soletta sotto il piede destro.

Da qualche mese infatti Paolo non riesce più ad allenarsi e giocare le partite senza sentire un dolore acuto alla zona dell’ inguine e dell’adduttore destro e tutto ciò che è stato fatto finora non ha contribuito a migliorare la situazione e ridurre i sintomi.

Dall’ analisi posturale si evidenzia un valgismo di entrambe le ginocchia (più evidente a sinistra) con una distanza tra i malleoli di 6 cm, un’accentuata curva di lordosi lombare ed una lieve rotazione del bacino verso destra. Nel test di flessione del busto avanti (bending test) Paolo è molto lontano dal riuscire a toccare con le mani a terra e questa condizione evidenzia la presenza di un eccesso di tensione di tutta la muscolatura posteriore, probabile responsabile del valgismo e dell’alterazione delle curve della colonna. Sono infatti i muscoli che accorciandosi e perdendo elasticità, agiscono sullo scheletro come dei “tiranti” in grado di modificare i corretti allineamenti.

Paolo ammette che giocando a calcio non ha mai dedicato il giusto tempo all’allungamento e allo stretching ed ora i suoi muscoli sono corti e contratti.

Iniziamo quindi il lavoro con un esercizio di allungamento muscolare in posizione di quadrupedia e subito si evidenziano forti tensioni che dai glutei arrivano fino ai talloni. Attraverso l’utilizzo di apposite palline e di una cinghia blocca gambe mettiamo gli arti in posizione più corretta cercando di ridurre il valgismo e l’evidente intrarotazione delle ginocchia.

Manteniamo l’esercizio per pochi minuti così da non forzare troppo nella prima seduta e proseguiamo con un lavoro su Pancafit per agire sempre sugli arti inferiori e sulla zona lombare.

Al termine il dolore all’inguine è decisamente ridotto e si osserva anche una maggiore flessibilità nel test di bending anteriore.

La settimana successiva Paolo riferisce che i benefici si sono mantenuti, tuttavia ha preferito non riprendere subito gli allenamenti di calcio.

Abbiamo proseguito quindi con il medesimo trattamento, alternando l’esercizio in quadrupedia ed esercizi su Pancafit. Le forti tensioni arrivano a tutto l’arto fino al muscolo tensore della fascia lata e agli adduttori.

La sensazione sul suo dolore migliora ulteriormente ed anche sul valgismo cominciano ad osservarsi dei cambiamenti: da 6 a 4 centimetri di distanza tra i due malleoli.

Proseguiamo in questo modo per altre tre sedute aggiungendo un leggero massaggio per la muscolatura dei glutei e del tensore della fascia lata.

Paolo riesce a riprendere gli allenamenti e con sua grande gioia i forti dolori non sono più presenti…solo un lieve fastidio.

Altre quattro sedute portano un’ulteriore riduzione del valgismo: 2 cm di distanza malleolare ed un notevole miglioramento della prestazione fisica. Paolo sente di poter correre più veloce, calciare più forte e soprattutto si sente meno stanco e affaticato al termine degli allenamenti e delle partite.

Le ultime sedute sono mirate al valgismo delle ginocchia con un esercizio specifico eseguito su Pancafit durante il quale Paolo è molto bravo e paziente nel collaborare al meglio.

Al termine della dodicesima seduta il valgo è completamente sparito e i dolori iniziali sono ormai un ricordo. Raccomandiamo a Paolo alcuni esercizi da eseguire a casa, soprattutto al termine degli allenamenti, ricordandogli l’importanza di un costante lavoro di allungamento muscolare per mantenere i muscoli elastici.

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