Il signor Sergio, tecnico delle luci di 39 anni, si presentò presso il nostro studio dicendo: “io soffro di mal di testa da sempre e ho sempre con me una boccettina di novalgina!”.
Il suo mal di testa era qualcosa di “martellante” che gli procurava anche sofferenza agli occhi e nei momenti di maggior tensione emotiva tendeva ad aumentare ulteriormente. Quando avvertiva il fastidio già al risveglio però non c’era modo di attenuare i sintomi neanche con i farmaci e doveva aspettare pazientemente che il dolore si attenuasse da solo nel corso della giornata o al momento di andare a dormire.
Il signor Sergio si descrisse come una persona molto scrupolosa e pignola e con uno stato ansioso piuttosto importante che sentiva essere un fattore peggiorativo dei suoi mal di testa.
Dalla raccolta dati emerse che in età giovanile Sergio aveva eseguito molteplici interventi di ortodonzia e a 15 anni aveva riportato un forte trauma cranico. Infine a 26 anni aveva subito un intervento di asportazione del menisco destro e a 34 un’operazione di ernia inguinale.
Dall’analisi posturale si evidenziava una marcata rigidità del tratto cervicale e il referto radiografico riportava la presenza di artrosi e una riduzione della fisiologica curva di lordosi.
I lavori di ortodonzia, il trauma cranico e lo stess emotivo erano tutti fattori che potevano aver portato sofferenza sul collo e spesso proprio le tensioni cervicali danno origine a cefalee ed emicranie.
Nella prima seduta iniziammo con un trattamento della muscolatura del tratto cervicale in postura decompensata su Pancafit e trovammo punti con forti tensioni. Concludemmo con esercizi di respirazione ed autoallungamento per il collo e già Sergio percepì una sensazione di maggior benessere.
Dieci giorni dopo, al successivo appuntamento, Sergio riferì di aver avuto mal di testa solo due giorni come non capitava ormai da molto tempo. Continuammo quindi con lo stesso trattamento, aggiungendo alcuni esercizi di allungamento muscolare sempre in postura su Pancafit.
Questa volta però nel corso della settimana Sergio ebbe di nuovo frequenti episodi di mal di testa.
Si decise quindi di procedere con il trattamento del muscolo diaframma che ha specifiche relazioni con il tratto cervicale e che risente degli stess emotivi e degli eccessi di tensione dati dall’ansia, dalle preoccupazioni… Non fu facile poiché Sergio non riusciva facilmente a rilassarsi e questo lo metteva ancora più in tensione del solito.
Pazientemente proseguimmo con questo trattamento anche facendo svolgere a Sergio alcuni semplici esercizi a casa.
Nel corso di alcune sedute il diaframma risultava meno rigido e contratto, tuttavia i mal di testa diminuirono solo del 20% anche se comunque riusciva a “tenerli sotto controllo” con gli esercizi di respirazione e si sentiva in generale più tranquillo e meno nervoso.
Arrivati alla quinta seduta decidemmo di provare a trattare i muscoli dell’articolazione temporo-mandibolare visti gli interventi di ortodonzia subiti. Mentre si procedeva al massaggio dei muscoli della bocca l’attenzione cadde per la prima volta su una piccola cicatrice nascosta tra i peli del sopracciglio destro.
Sergio si ricordò: “a 6 anni mi arrivò un’altalena in fronte, che testata che presi!”
Testammo immediatamente la cicatrice che risultò fortemente attiva e proseguendo con il massaggio il fastidio fu notevole. Dopo alcuni minuti di trattamento ripetemmo il test e la reattività era diminuita quasi del 50%.
La settimana successiva con grande stupore di entrambi Sergio non aveva avuto alcun episodio di mal di testa. Proseguimmo il lavoro sulla cicatrice indicando a Sergio anche un trattamento da fare a casa.
Al successivo incontro, al termine delle vacanze natalizie, il sig. Sergio era visibilmente soddisfatto: per la prima volta nella sua vita aveva fatto più di venti giorni senza alcuna traccia del mal di testa, tanto da lasciare a casa una volta per tutte la boccettina di novalgina!
