Dolore al ginocchio per una frattura al calcagno

Dolore al ginocchio per una frattura al calcagno

Tutto iniziò un anno fa quando il sig. Pasquale di anni 55, dopo aver accusato un forte dolore al ginocchio destro si sottopose ad una risonanza magnetica scoprendo una lesione importante del menisco.

Pasquale non aveva mai subito alcun trauma al ginocchio che potesse giustificare questa situazione e quindi la cosa lo preoccupò particolarmente. Inoltre, successivamente ai fastidi al ginocchio, era comparso anche un dolore alla zona lombare sinistra che a volte diffondeva a tutto l’arto inferiore.

Quando si presentò nel nostro centro la richiesta principale del sig. Pasquale fu quella se possibile di evitare l’intervento chirurgico al menisco oltre che cercare di eliminare i dolori alle ginocchia e alla schiena.

Dall’analisi posturale il paziente evidenziava un discreto valgismo delle ginocchia (gambe a x) con una distanza tra i malleoli di 11 cm e inoltre una notevole rigidità di tutta la muscolatura dorso-lombare.

Durante l’osservazione però, l’elemento su cui portammo maggiormente l’attenzione furono i suoi piedi, in particolare quello destro che presentava “qualcosa di strano”. Infatti riferì che nel 1994 era caduto da una scala procurandosi una frattura scomposta del calcagno dx. Operato, gli ricostruirono completamente il calcagno e dovette poi sottoporsi ad un lungo periodo di immobilizzazione oltre ad una difficile e noiosa riabilitazione.

Nel corso di alcuni test di mobilità della caviglia si evidenziava una scarsa libertà di movimento dell’articolazione che nel tempo poteva aver determinato un sovraccarico sia al ginocchio destro che al tratto lombare, giustificando così la nascita dei suoi dolori.

Iniziammo quindi con un lavoro mirato al recupero funzionale della caviglia operata con esercizi di allungamento e massaggio della muscolatura del piede, del tibiale e del polpaccio in postura decompensata su Panafit.

Contemporaneamente trattammo anche la cicatrice post-operatoria che presentava discrete aderenze.

Già dopo le prime terapie Pasquale riferì che oltre a sentire l’appoggio più equilibrato aveva una sensazione di maggior libertà in tutti i suoi movimenti quotidiani.

In seguito, unitamente al lavoro per la caviglia, inserimmo anche degli esercizi di allungamento su Pancafit per il tratto lombare e per il valgismo alle ginocchia.

Insegnammo anche al paziente alcuni semplici esercizi da ripetere a casa quotidianamente.

I risultati furono più che soddisfacenti e visti i segnali positivi, proseguimmo così per altre 6 terapie durante le quali il sig. Pasquale continuava a migliorare. Il dolore alla schiena era sparito, le ginocchia erano meno dolenti anche se a volte alla sera capitava che si gonfiassero per delle posizioni che era costretto ad assumere durante il lavoro. Anche la caviglia aveva riacquistato mobilità nei movimenti.

All’arrivo delle vacanze estive la situazione era decisamente migliorata e Pasquale decise di acquistare Pancafit per proseguire il lavoro a casa.

Il risultato era stato ottenuto: intervento chirurgico scongiurato!

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