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mi sento un formicaio nel braccio

“Mi sento un formicaio nel braccio”

La Sig.ra Carla, infermiera di 54 anni, si presenta presso il nostro studio di posturologia lamentando da più di un anno un formicolio al braccio destro che si irradia fino alla mano e alle dita. I formicolii sono sempre presenti, tutto il giorno, e spesso anche la notte dandole l’impressione di avere “un formicaio nel braccio”.

Dalla raccolta dati risulta una vecchia caduta sull’osso sacro a cui poi si sono aggiunti gli sforzi e le posture viziate (ripetute ogni giorno a lavoro) nel sollevare i pazienti in ospedale. “I primi anni non c’erano ancora i sollevatori e i letti che si possono regolare alzando il lato della testa, quindi immaginate la fatica che ho dovuto fare”.

La sig.ra Carla ricorda che in passato la schiena era molto sofferente con anche alcuni episodi di blocco lombare fino all’età di 35-40 anni.

In seguito il dolore è “passato” lasciando una sensazione di forte rigidità a tutto il tratto lombare mentre sono cominciate le tensioni al collo che sono aumentate fino a diventare dolore vero e proprio… e lo scorso anno sono iniziati i primi problemi al braccio.

Spieghiamo alla signora Carla come il corpo per non sentire il dolore sposta i problemi lungo le catene muscolari che si comportano come se fossero un muscolo unico. Nel caso specifico il trauma sul sacro ha predisposto ad una sofferenza del tratto lombo-sacrale, esasperata in seguito dall’attività lavorativa. Per non sentire il dolore il corpo ha irrigidito e bloccato quella parte delegando le sue funzioni al tratto cervicale che si è trovato per anni a compiere un superlavoro fino alla comparsa dei formicolii al braccio.

Infatti è proprio dal collo che originano le radici nervose che arrivano a tutto l’arto superiore.

Dall’osservazione posturale risulta la linea interglutea non allineata (probabile conferma del trauma subito al sacro-coccige), una riduzione della fisiologica curva di cifosi dorsale e il collo rientrato tra le spalle.

Iniziamo il trattamento con un lavoro sulla zona sacrale e su tutti i muscoli paravertebrali che nel tempo si sono fortemente irrigiditi e contratti.

Al termine la signora Carla dice di sentire la zona lombare molto più leggera e sciolta. Concludiamo la seduta con alcuni minuti di allungamento muscolare in postura decompensata su Pancafit e dopo alcune respirazioni eseguite secondo la metodica corretta Carla inizia a sentire tirare i muscoli del tratto cervicale proprio in quella zona dove negli anni ha avvertito il dolore. Alla fine della seduta la sensazione è di avere il collo più lungo e il braccio più leggero.

All’appuntamento successivo Carla riferisce che durante la settimana i formicolii sono diminuiti di un buon 30% ed il collo è tornato più libero nei movimenti. Inoltre ha sentito nuovamente un fastidio alla zona lombare che non avvertiva più da tempo.

Ripetiamo il medesimo trattamento per altre 3 sedute con particolare attenzione alla zona paracoccigea, unitamente ad un massaggio profondo della muscolatura cervicale che ha dato fin da subito ottimi risultati. Alla 5° seduta la sig.ra Carla comincia a dormire di notte svegliandosi solo raramente ed i formicolii sono diminuiti del 60%.

Nel corso delle successive sedute aggiungiamo uno specifico esercizio per la catena traversa che ha lo scopo di allungare tutta la muscolatura degli arti superiori contemporaneamente a quella del dorso grazie alla posizione assunta su Pancafit.

Alla decima terapia la sig.ra Carla dorme l’intera notte senza più svegliarsi, durante il giorno i dolori sono quasi completamente scomparsi e anche la schiena è molto meno rigida e più facilitata nei movimenti. Solo quando fa alcuni sforzi con le braccia sente il formicolio ma dura solo alcuni minuti e poi scompare.

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