Nel mese di maggio, presso il nostro centro, si è presentato il sig. P. impiegato di 44 anni, che lamentava una fastidiosa lombosciatalgia alla gamba sinistra.
I primi sintomi erano iniziati nel 1999 dopo una forte caduta sul sedere facendo pattinaggio.
In quell’ occasione, oltre al dolore sacrale, P. si era bloccato per la prima volta con la schiena ed era dovuto ricorrere all’ assunzione di antinfiammatori e antidolorifici.
Il dolore era poi sparito ma qualche tempo dopo era comparso un bruciore al ginocchio sn a cui era seguito un altro blocco lombare.
Da allora il dolore alla schiena non era mai scomparso completamente ed era subentrato un costante formicolio al piede sinistro.
Il referto della risonanza magnetica rilevava un’ ernia espulsa tra la 3^ e la 4^ vertebra lombare che determinava una evidente compressione sulla radice nervosa.
Dall’analisi posturale si poteva osservare la zona lombo-sacrale molto rigida e contratta e con la fisiologica curva ridotta, ed entrambe le ginocchia in valgismo.
Osservando il torace si notava che nel modo di respirare del sig. P c’era un utilizzo prevalente della muscolatura accessoria e quindi un evidente movimento del torace che a riposo non dovrebbe avvenire.
Il signor P. presentava anche un lieve inizio di “gobba del bisonte”, cioè un accumulo adiposo alla base del collo, solitamente causata da un non corretto modo di respirare.
Poiché i sintomi sono cominciati in seguito alla caduta pattinando, abbiamo iniziato con un massaggio della zona sacrale dove sono emersi dei punti molto dolenti.
Finito il trattamento P. ha detto di sentirsi un po’ più sciolto sulla schiena mentre il formicolio al piede è rimasto invariato.
Abbiamo concluso la seduta con degli esercizi di respirazione in postura su Pancafit allo scopo di rieducare la respirazione corretta ed ottenere allo stesso tempo un più efficace allungamento di tutta la muscolatura posteriore.
Al termine della seduta P. ha sentito a il piede diverso, forse con il formicolio leggermente diminuito, ma non è riuscito con chiarezza a percepire il cambiamento.
Abbiamo dato appuntamento alla settimana successiva e al secondo incontro P. ha riferito che durante la settimana ha avvertito qualcosa di diverso e di positivo sul suo piede sx. La zona lombare invece è rimasta un po’ più sciolta i primi giorni ma poi la situazione è tornata normale.
Abbiamo ripetuto il trattamento precedente che questa volta ha provocato meno dolore e abbiamo concluso sempre con gli esercizi di respirazione su Pancafit.
Anche in questa occasione P. ha avvertito una sensazione positiva in generale, la zona lombare più rilassata ed il piede “diverso”.
La settimana seguente, oltre alla zona del sacro e del coccige, abbiamo aggiunto un delicato massaggio della muscolatura paravertebrale irrigidita e contratta a causa di tutti questi anni di sofferenza.
Trattando un punto a livello delle ultime vertebre dorsali P. ha sentito un riflesso al piede che gli ricordava i suoi formicolii. Questo tratto della colonna apparentemente non è in relazione con le radici nervose che innervano l’arto inferiore ma attraverso le catene muscolari è possibile che queste tensioni possano portare disturbi lungo la gamba fino al piede.
Dopo alcuni minuti si è alzato e meravigliato ha detto che il formicolio è decisamente diminuito. La zona lombare è molto più rilassata e più libera nei movimenti.
Abbiamo proseguito con gli esercizi di respirazione su Pancafit e questa volta P. ci ha salutato evidenziando un notevole miglioramento.
Durante tutta la settimana le sensazioni sono rimaste positive e pertanto abbiamo continuiamo con la stessa strategia per le successive cinque sedute.
Progressivamente abbiamo ottenuto ulteriori miglioramenti, grazie anche all’impegno che P. mette nell’esecuzione di alcuni esercizi da fare a casa.
Nelle ultime quattro sedute abbiamo inserito anche il massaggio del muscolo diaframma in postura decompensata che porta alla completa scomparsa dei formicolii al piede.
La condizione della schiena è decisamente migliorata: solo con alcuni sforzi o dopo lunghe ore seduto compaiono dei leggeri dolori alla zona lombare che però migliorano con il riposo.
Adesso P. prosegue gli esercizi a casa e una volta al mese torna in studio per tenere sotto controllo la situazione e mantenere i risultati ottenuti.