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Le ginocchia? Non sono più un problema

Le ginocchia? Non sono più un problema

La signora Giusy arriva presso il nostro centro lamentando da circa 6 mesi forti dolori alle ginocchia che le impediscono di svolgere anche le normali azioni del vivere quotidiano, in particolare salire le scale.

Il referto della RMN non evidenzia nessuna lesione strutturale, solo un leggero disassiamento rotuleo e minima condropatia.

Dalla raccolta dati emerge che oltre a questi dolori è presente da parecchio tempo, almeno 5 anni, un irrigidimento del tratto cervicale con frequenti emicranie.

Dal suo vissuto emergono alcuni traumi importanti: un forte colpo sul fianco destro all’età di 8 anni, che aveva provocato dei disturbi alla funzionalità renale, a 34 anni un lieve pneumotorace (sempre a destra) e un’epatite C curata con interferone con ottimi esiti.

All’analisi posturale salta all’occhio il fianco destro più in chiusura e la testa leggermente inclinata dallo stesso lato.

Questo fa pensare a come la funzione modifichi la forma e viceversa; in questo caso come la necessità del corpo di difendersi da un disagio (epatite C e trauma al fianco con sofferenza renale) abbia modificato l’equilibrio posturale creando i presupposti per un possibile problema in altra sede.

Nella prima seduta il lavoro è stato incentrato sulla respirazione e su un trattamento leggero del diaframma, che risultava essere estremamente teso e dolorante soprattutto sul lato destro.

Il diaframma è il principale muscolo respiratorio che si trova a livello del torace e che ha importanti relazioni con i visceri (stomaco, fegato, intestino…). Una sofferenza di questi ultimi può portare il diaframma a contrarsi ed irrigidirsi disturbando la zona lombare e cervicale con le quali è in stretto collegamento.

Al termine del primo incontro la paziente avverte una sensazione di maggiore leggerezza, ma accompagnata da tremori come se l’avesse pervasa un’ improvvisa ventata di freddo.

La settimana successiva la signora Giusy comunica di aver avuto per qualche giorno dopo il primo incontro un attacco di lombosciatalgia alla parte destra, cosa già successa mentre era in gravidanza, e nei giorni successivi, quando il dolore è diminuito anche le ginocchia sembravano un po’ alleggerite.

E’ stato quindi ripreso il lavoro insistendo sulla corretta respirazione, l’autoallungamento del tratto cervicale e il trattamento del diaframma che le viene anche insegnato come compito da eseguire a casa almeno una volta al giorno. Infine eseguiamo un esercizio di allungamento specifico per gli arti inferiori in postura decompensata su pancafit: le tensioni sono molti forti ma al termine, con grande stupore, la Sig.ra Giusy dice di sentirsi le gambe molto più leggere.

Nella terza seduta, anche incoraggiati dal fatto che non si era ripresentata la lombosciatalgia, inseriamo un lavoro di massaggio connettivale sul dorso agendo così sulle zone riflesse del rene e del fegato, per poi globalizzare con esercizi di allungamento. A seguire continuiamo il trattamento del diaframma e gli esercizi per gli arti inferiori.

All’ inizio della quarta seduta dichiara di stare molto meglio col ginocchio e di non sentire più nulla al collo e alla cervicale, con una sensazione generale di benessere.

Gli ultimi tre trattamenti permettono di ottenere ulteriori cambiamenti e consolidare i risultati ottenuti. Finalmente il dolore al ginocchio è praticamente scomparso, collo e spalle sono più liberi ed anche le emicranie sono notevolmente diminuite; il tutto con una maggiore consapevolezza del proprio corpo.

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