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Dolore lombare - la ginnastica artistica e - "il sedere in fuori"

Dolore lombare: la ginnastica artistica e…”il sedere in fuori”

Vanessa, impiegata d’ufficio di 25 anni, si presenta presso i nostri studi lamentando dolori molto fastidiosi alla zona lombare, soprattutto quando sta molto tempo in piedi o seduta, quando cammina e al mattino al risveglio.

Spiega di sentire la curva della parte bassa della schiena molto accentuata ed ha la strana sensazione di avere il “sedere in fuori” e di non riuscire a correggersi da questa scomoda posizione.

Il fastidi sono presenti da circa 5 anni in concomitanza con l’inizio del lavoro che dice essere piuttosto stressante e sedentario.

Vanessa racconta di aver praticato ginnastica artistica dai 5 ai 20 anni ma con grande tristezza ha dovuto interrompere a causa degli orari di lavoro.

Spieghiamo a Vanessa come questo sport, se fatto senza riequilibrare le tensioni muscolari a cui si è assoggettati, può portare proprio ad una ricerca insistente della posizione in iperlordosi.

Dopo una bella risata Vanessa dice: “E’ vero, è stato proprio così! Ricordo infatti che la mia insegnante insisteva molto sul tenere il sedere in fuori per essere più eleganti”.

Durante la raccolta dati, oltre all’attività agonistica praticata, Vanessa riferisce di una vecchia caduta sul sacro all’età di circa 10 anni che l’ha quasi fatta svenire. In quell’occasione Vanessa ricorda di aver tenuto il fiato sospeso per la botta sentita, contribuendo così a portare tensione al muscolo diaframma (muscolo respiratorio) che ha le sue inserzioni proprio sulle vertebre lombari. Inevitabilmente anche i muscoli della zona del sacro e dei glutei si sono irrigiditi e contratti come meccanismo di difesa ma nel tempo queste tensioni, accentuate anche dalla ginnastica artistica, non sono mai state riequilibrate e non si è mai proceduto ad un lavoro posturale globale.

L’ attività sportiva e le posture assunte, unitamente a questo importante trauma, potevano quindi essere le principali responsabili dei problemi di oggi.

Dall’osservazione posturale risulta evidente un’iperlordosi lombare ed una meccanica respiratoria alterata, tanto che quando Vanessa inspira la curva lombare si accentua.

Iniziamo quindi la prima seduta con alcuni esercizi di respirazione su Pancafit ed il trattamento del muscolo diaframma che risulta molto rigido e contratto. Vanessa dice di sentire la zona lombare allungarsi e con una piacevole sensazione di “stiramento della muscolatura” di tutta la colonna.

Dopo circa 20 minuti di sola respirazione le tensioni cominciano a diminuire fino a scomparire nei minuti successivi. Al temine Vanessa dice di sentire la schiena “strana… più libera e sciolta, molto meno dolente”. Anche la sensazione di “sedere in fuori” è decisamente diminuita.

Indichiamo alcuni semplici esercizi di respirazione da eseguire a casa e diamo appuntamento a Vanessa alla settimana successiva.

Alla seconda seduta Vanessa dice che dopo il trattamento le cose vanno decisamente meglio: il dolore è in media diminuito del 50% soprattutto quando sta in piedi e al mattino, ed è rimasta la sensazione della postura della zona lombare cambiata.

Abbiamo quindi proseguito con gli esercizi di respirazione ed il trattamento del diaframma aggiungendo un massaggio profondo sulla zona del sacro, dei glutei e su tutta la muscolatura paravertebrale. Alcuni punti risultano molto dolenti a conferma delle evidenti tensioni accumulate in questi anni.

Al termine Vanessa riferisce un residuo del suo dolore lombare del 20% e di percepire ulteriormente diversa la curva di lordosi.

Ripetiamo lo stesso lavoro per le successive tre sedute nel corso delle quali Vanessa continua ad ottenere notevoli cambiamenti.

Alla sesta ed ultima seduta Vanessa si presenta felice e soddisfatta: il dolore lombare non è più presente in nessuna situazione, può finalmente tornare a muoversi e camminare senza problemi ed anche le lunghe ore seduta a lavoro non sono più una sofferenza.

Consigliamo a Vanessa di proseguire con gli esercizi a casa così da mantenere i risultati ottenuti e ci diamo appuntamento per una seduta di controllo a distanza di tre mesi

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