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Valutazioni delle ipotetiche modificazioni dei parametri stabilometrici su soggetti sportivi

Blog Pancafit

Valutazioni delle ipotetiche modificazioni dei parametri stabilometrici su soggetti sportivi, applicando un trattamento di riabilitazione sul diaframma, secondo il Metodo Raggi® su Pancafit®

UNIVERSITA’ LA SAPIENZA di ROMA MASTER IN POSTUROLOGIA

Tesi effettuata dai Dott. Vincenzo Zaccagnino, Rocco Russo, Belal Saleh, Michele Tartaglia (Formazione Metodo Raggi®), studenti del Master post-lauream in Posturologia c/o la 1a Facoltà di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale e Patologia – Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, A.A. 2003/2004.

Questo è un abstract della tesi, il cui testo originale è composto da 57 pagine

1. Introduzione

Ho sentito l’esigenza di applicare una parte delle nozioni, forniteci dal Prof. Daniele Raggi, apprese nel corso del Master in Posturologia, in questa sperimentazione al fine di valutare e analizzare le modificazioni dei parametri fisiologici, atletici e posturologici, che possono intervenire su soggetti sportivi applicando il Metodo Raggi® su Pancafit®.

2. Scopo

Questa ricerca ha lo scopo di valutare e analizzare le modificazioni che possono intervenire su soggetti sportivi applicando il Metodo Raggi® su Pancafit®.

Essendo ormai accertato che il controllo posturale è legato in maniera indissolubile al controllo motorio, sarà quindi mio compito verificare la relazione tra postura e prestazione sportiva proponendo e integrando, a supporto dello sportivo stesso, un protocollo di lavoro che si fonda sull’allungamento muscolare globale decompensato.

Con questo lavoro sperimentale si cerca di dare degli stimoli tali da provocare degli effetti di riequilibrio della postura e di miglioramento della prestazione atletica.

Analizzando nel dettaglio, lo scopo è il seguente:

  • analizzare gli effetti dell’allungamento muscolare globale decompensato sulla postura dello sportivo;
  • valutare le modificazioni dei parametri respiratori prima e dopo la sperimentazione tramite l’esame spirometrico;
  • valutare i cambiamenti fisiologici dello sportivo attraverso il test di Cooper.

3. Materiali e Metodi

Il campione che è stato sottoposto alla sperimentazione è rappresentato dalle squadre di calcio maschile, militanti nel campionato dilettantistico lucano: U.S. S. Angelo – S. C. Possidente, con le seguenti caratteristiche:

  • Sesso: Maschile;
  • Età: 18 – 30 anni;
  • Sport praticato: Calcio
  • Livello: Dilettanti

Il gruppo di lavoro è stato:

1) sottoposto ai test;

2) suddiviso in 2 gruppi: – uno di controllo del numero di 25 sportivi che continua a seguire la preparazione atletica standard.

– uno di lavoro del numero di 25 sportivi ai quali è stato somministrato un lavoro di Riequilibrio Posturale col Metodo Raggi® con Pancafit®.

3) Verificato, a fine sperimentazione, secondo tutti i parametri presi in esame.

Il trattamento con Pancafit® ha previsto una seduta settimanale della durata di 50 minuti per un totale di 10 sedute.

I test utilizzati per la ricerca sono:

Esame spirometrico:

  • Spirometria (FVC -capacità vitale forzata- FEV 1 -volume espiratorio massimo nel 1° secondo- VC -capacità vitale-)

Esame posturale:

  • Test di Fukuda
  • Test Barrè sul P.S.
  • Podoscopio (Appoggio bipodalico)
  • Esame Stabilometrico
  • Test di Flessione (Forward Bending)

Esame atletico:

  • Test di Cooper

4. Risultati

Al fine di evidenziare e facilitare la lettura dei risultati raggiunti, sono qui di seguito illustrati i grafici contenenti i valori che estrinsecano i risultati ottenuti dalla sperimentazione.

TEST DI FUKUDA

Numero di soggetti che hanno ottenuto un miglioramento
Gruppo di lavoro3
Gruppo di controllo1

Fig. 1a-1b : Confronto tra i parametri iniziali ( P.I.) e finali ( P.F.) del “ test di fukuda” confrontando il gruppo di lavoro ( fig.1a ) con quello di controllo ( fig. 1b) facendo riferimento al parametro di 30° (entro il quale la rotazione risulta fisiologica). Si può notare come, per il gruppo di lavoro ( che ha svolto il lavoro secondo il Metodo Raggi®) i soggetti che hanno evidenziato un miglioramento sono 3 mentre per il gruppo di controllo ( che ha svolto la preparazione atletica standard) è 1.

TEST DI BARRE’

Differenze dei valori medi (espresse in centimetri)C7L4
Gruppo di lavoro-2,06-0,82
Gruppo di controllo-0,80,1

Fig. 2a-2b : Confronto tra i parametri iniziali (P.I.) e finali (P.F.) del “ test di Barrè ” facendo riferimento alla distanza di C7 ed L4 dalla linea verticale di riferimento, confrontando il gruppo di lavoro ( fig.2a) con quello di controllo (fig.2b). Si può notare come, per il gruppo di lavoro ( che ha svolto il lavoro secondo il Metodo Raggi®) le distanze di C7 e L4 dalla linea verticale di riferimento è diminuita di 2,06 cm per C7 e di 0,82 per L4 mentre per il gruppo di controllo ( che ha svolto la preparazione atletica standard) la distanza di C7 è diminuita solo di 0,8 cm mentre la distanza di L4 è aumentata di 0,1.

STABILOMETRIA

Differenze dei valori medi ( espressa in mm)OAOC
Gruppo di lavoro– 34,2 – 47,38
Gruppo di controllo 16,233,04

Fig. 3a-3b : Confronto tra i parametri iniziali (P.I.) e finali (P.F.) dell’esame stabilometrico ( prendendo in esame lo statokinesiogramma generale-lunghezza del gomitolo-) eseguito ad occhi aperti (O.A.) e chiusi (O.C.), confrontando il gruppo di lavoro ( fig.3a) con quello di controllo (fig. 3b). Dai grafici è possibile notare come per il gruppo di lavoro ( che ha svolto il lavoro secondo il Metodo Raggi®) i parametri finali, sia ad occhi aperti che chiusi, siano diminuiti ( -34,2 ad OA e -47,38 ad OC). Per il gruppo di controllo ( cha ha svolto la preparazione atletica standard) i parametri finali sono aumentati ( +16,2 ad OA e +33,04 ad OC).

TEST DI FLESSIONE

Differenza dei valori medi (espressa in centimetri)
Gruppo di lavoro6,28
Gruppo di controllo0,9

Fig. 4 : Confronto tra i parametri iniziali (P.I.) e finali (P.F.) del “ test di flessione “ del busto in avanti confrontando il gruppo di lavoro con quello di controllo. Dai grafici si può notare come il gruppo di lavoro ( che ha svolto il lavoro secondo il Metodo Raggi®) abbia ottenuto, in media, un miglioramento della flessione del busto in avanti di 6,28 cm. Il gruppo di controllo ( che ha svolto la preparazione atletica standard) ha ottenuto il miglioramento della flessione del busto in avanti di 0,9 cm.

SPIROMETRIA

Differenze dei valori mediFVCFEV1VC
Gruppo di lavoro0,220,160,16
Gruppo di controllo0,110,50,2

Fig. 5a-5b : Confronto tra i parametri iniziali (P.I.) e finali (P.F.) dell’esame spirometrico confrontando il gruppo di lavoro ( fig. 5a) con quello di controllo ( fig. 5b ). Dai grafici è possibile notare come i valori di riferimento ( FVC_FEV_VC ), per il gruppo di lavoro ( che ha svolto il lavoro secondo il Metodo Raggi®) sono aumentati di : FVC +0,22- FEV +0,16- VC + 0,16. Per il gruppo di controllo ) (che ha svolto la preparazione atletica standard) i valori di riferimento sono aumentati di: FVC + 0,11- FEV +0,5- VC + 0,2.

TEST DI COOPER

Differenza della distanza percorsa (espressa in metri)
Gruppo di lavoro7985
Gruppo di controllo1090

Fig. 6 : Confronto dei parametri iniziali (P.I.) e finali (P.F.) ottenuti dal test di Cooper confrontando il gruppo di lavoro con quello di controllo. Dai grafici è possibile notare come il gruppo di lavoro ( che ha svolto il lavoro secondo il Metodo Raggi®) ha ottenuto un miglioramento pari a 7.985 m percorsi in più rispetto al test iniziale. Il gruppo di controllo ( che ha svolto la preparazione atletica standard) ha ottenuto un miglioramento pari a 1.090 m percorsi in più rispetto al test iniziale

5. Conclusioni

Dai risultati ottenuti da questa ricerca è lecito affermare che il corretto utilizzo dell’allungamento muscolare globale decompensato su Pancafit® è da ritenersi vantaggioso per le modificazioni dei parametri oggetto di studio nella nostra sperimentazione. In conclusione a tale lavoro di ricerca si può affermare che il Metodo Raggi® su Pancafit® integrato alla preparazione atletica classica, dia notevoli risultati in termini di miglioramento dei parametri oggetto di studio inducendo un cambiamento favorevole nella capacità di coordinazione ed elasticità muscolare che permette, come riferito dagli sportivi del gruppo di lavoro, un’ aumentata sopportazione dei carichi di lavoro durante le sedute di allenamento ottimizzando la performance sportiva nel corso della competizione.

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