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Parestesie!

“Quella caduta mi ha fatto tremare…i piedi “

Il signor Manuel, psicologo di 34 anni, si presentò presso il nostro centro per una fastidiosa sensazione di tremore alla caviglia sinistra accompagnata da scosse che partivano dal polpaccio e scendevano fino al dorso del piede oltre ad un leggero formicolio e una scarsa sensibilità a tutto il piede sinistro. Tutto questo era cominciato da circa 15 giorni e lo avvertiva soprattutto la sera quando era seduto oppure da sdraiato.

Ogni tanto anche il ginocchio sinistro gli dava dei problemi, soprattutto quando utilizzava la moto; questo da dopo un incidente in moto accaduto un anno fà dove aveva riportato un colpo di frusta e una “violenta botta” al ginocchio con lesione del legamento crociato posteriore. In quell’occasione, nella caduta, il piede sx era rimasto bloccato sotto la moto fin tanto che non erano arrivati i soccorsi e ricordava che in seguito gli aveva fatto male per alcuni giorni.

Infine disse che da tempo soffriva di tensioni alla zona lombare che a volte gli davano la sensazione di bloccarsi da un momento all’altro, soprattutto quando faceva sforzi o lavori pesanti.

Dall’analisi posturale non emerse nulla di particolarmente significativo tranne una rigidità muscolare generale e una forte tensione ai muscoli delle spalle e del collo.

Ipotizzando che l’incidente in moto potesse essere la causa della comparsa del suo problema al piede, cominciammo trattando l’arto sx con degli specifici esercizi in postura per riallungare la muscolatura e ripristinare una corretta mobilità delle articolazioni del ginocchio e della caviglia.

Quando tornò la settimana seguente, Manuel disse che, oltre ad essere ricomparso un vecchio fastidio dietro al ginocchio sinistro, il tremolio e il formicolio al piede erano rimasti più o meno uguali.

Poteva essere che le sue rigidità e le tensioni non permettessero al corpo di rispondere subito al lavoro posturale e quindi continuammo ancora con il medesimo lavoro unitamente ad un massaggio della muscolatura del collo, visto il colpo di frusta.

Alla seduta successiva disse che per alcuni giorni il formicolio e il tremolio si erano sentiti meno mentre era ricomparso un dolore alla caviglia come quando era rimasto con il piede sotto la moto. Il ginocchio invece aveva continuato a fare male.

Qualcosa cominciava a cambiare e continuammo ancora per una seduta con il medesimo trattamento ma i risultati continuavano ad essere non proprio soddisfacenti e soprattutto i benefici duravano solo per pochi giorni.

L’incidente in moto poteva non essere il solo responsabile di questi disturbi e chiedemmo a Manuel se ricordava in passato di aver sofferto di altri dolori o di aver avuto altri traumi che potessero essere significativi.

Inizialmente disse di no ma poi, parlando, gli venne in mente che già da ragazzino, all’età di 14 anni, aveva avuto un episodio acuto di sciatalgia all’arto sx che era durato alcuni mesi e che negli anni ogni tanto era tornato a farsi sentire.

Chiedendoci cosa poteva aver fatto sì che un ragazzo così giovane avesse già un dolore sciatico così forte e dopo una serie di domande Manuel ebbe come un illuminazione: improvvisamente si ricordò che all’età di 13 anni, giocando al parco, si era appeso a degli anelli ma era caduto e aveva battuto violentemente a terra riportando un trauma cranico e una forte botta sul sacro e gluteo sinistro…e qualche mese dopo l’episodio di sciatica.

L’incidente in moto poteva quindi aver solo riportato a galla il problema di sciatalgia già esistente manifestandosi questa volta con scosse e scarsa sensibilità.

Procedemmo quindi con un lavoro di massaggio profondo per tutta la muscolatura del gluteo e la zona del sacro per poi concludere con un lavoro di allungamento globale in quadrupedia e un trattamento dei muscoli del collo in postura su Pancafit.

La settimana seguente Manuel disse che i primi giorni la situazione del piede era rimasta invariata ma poi il tremolio e il fastidio al polpaccio erano notevolmente diminuiti. Il ginocchio e le tensioni lombari invece non si erano più fatte sentire.

Probabilmente quella vecchia caduta era stata proprio responsabile dei suoi disturbi di oggi e visti i risultati ottenuti continuammo con il trattamento. Alla quinta seduta la situazione era migliorata del 60%; erano rimasti solo il formicolio e il tremolio in forma molto leggera mentre tutto il resto andava molto bene. Aveva anche messo a dura prova la sua schiena durante un trasloco ma il dolore, con sua grande soddisfazione, non era più ricomparso.

Continuammo così per altre due sedute fino all’arrivo delle vacanze estive dove, ormai consolidati i miglioramenti, diedi a Manuel alcuni semplici “compiti delle vacanze” con un arrivederci a settembre per eliminare anche quegli ultimi fastidi al piede sinistro e permettergli quindi di tornare a giocare a calcetto.

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